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atto esclusivamente sessuale questo figlio è nato perché era destino che nascesse, perché era frutto di un atto d’amore di Amore Vero. Doveva nascere malgrado la scienza. Quando mio figlio è nato, la mia felicità, la nostra felicità ha toccato il cielo e per i primi anni di vita siamo stati genitori che hanno dato amore, che hanno insegnato amore, che hanno vissuto amore e nostro figlio era sereno, nostro figlio era felice, nostro figlio era puro. Ma poi le cose sono cambiate perché noi siamo cambiati. Abbiamo incominciato ad insegnare in modo sbagliato convinti di essere nel giusto. Abbiamo incominciato ad usare la voce più alta, abbiamo incominciato ad usare le mani ed abbiamo incominciato a vedere nostro figlio come qualcosa da cambiare da far crescere come volevamo noi ed abbiamo perso di vista le sue esigenze. Non abbiamo rispettato ciò che lui era: un piccolo uomo a cui si deve insegnare tutto. Io mamma ero diventata una madre: ho incominciato ad impormi a mio figlio invece di insegnare. Sì, mi sono imposta perché mio figlio doveva fare ciò che io volevo e non ho tenuto conto di ciò che lui aveva bisogno. Mio figlio aveva bisogno di amore, aveva bisogno di comprensione, aveva bisogno di tenerezza, aveva bisogno di aiuto ma io ho fatto ciò che non avrei dovuto fare mai: considerare mio figlio una mia proprietà. Questo ho fatto. Ho considerato mio figlio una proprietà e giustamente lui si è ribellato a me e si chiedeva perché la sua mamma ce l’aveva con lui. Che cosa aveva fatto di sbagliato perché la sua mamma ce l’avesse con lui. Ed ha incominciato a sentirsi in colpa, ha incominciato a dubitare di se stesso, ha incominciato ad avere paura, ha incominciato ad odiare, ha incominciato a mentire, ha incominciato ad urlare, ha incominciato a pestare i piedi, ha incominciato ad essere diverso da com’era prima e tutto questo perché glielo ho insegnato io, glielo abbiamo insegnato noi genitori. Un giorno mentre ero molto arrabbiata con lui e lo stavo per picchiare mi sono sbadatamente guardata allo specchio ed ho visto riflesso sullo specchio  un mostro ed ho preso paura, mi sono fermata e mi sono chiesta: ma cosa sto facendo vedere a mio figlio? Cosa sta vedendo in me?
Un mostro!
Quello che dovrebbe vedere è la mamma, invece stava vedendo in me un mostro!
In quel preciso momento giurai a me stessa che non lo avrei più picchiato, che non mi sarei più arrabbiata con lui, che lo avrei aiutato, che lo avrei coccolato e compreso, che lo avrei ascoltato e così le cose sono cambiate. Mio figlio ha ritrovato la serenità, ha ritrovato la sua mamma ed io ho ritrovato me stessa. Ho dedicato tutto il mio tempo a lui ed ho fatto un altro errore: mi sono dimenticata del mio compagno. Ora ho un buon rapporto con mio figlio, ha fiducia in me, mi stima e mi vuole bene anche se dentro di lui ci sono incertezze, paure che deve superare ed io lo aiuto in ciò, cosa che io ho tolto quando era piccolo ma so che ce la farà perché al suo fianco ha una mamma non una madre.